Inizio consultazione: 10 gennaio 2019
Termine invio contributi: 20 febbraio 2019
Argomento:
Come noto, il 29 marzo 2017, il Consiglio europeo ha ricevuto la notifica da parte del Regno Unito circa la sua intenzione di recedere dall'Unione Europea in base a quanto stabilito dall'articolo 50 del Trattato sull'Unione Europea. Una volta completata la procedura di uscita (c.d. Brexit), il Regno Unito avrà lo status di Paese terzo e tale evento andrà ad impattare in maniera significativa anche sulle norme di competenza del Dipartimento delle finanze, in particolare del sistema dell'IVA unionale da applicare tra Stati membri e Regno Unito.
In data 15 gennaio 2019 il Parlamento inglese ha respinto il progetto di accordo negoziato tra i rappresentanti del Regno Unito e dell’Unione Europea. In assenza di accordo dal 30 marzo 2019 perderanno effetto nei confronti del Regno Unito tutte le norme primarie e secondarie del diritto unionale, senza norme transitorie concordate.
Facendo seguito alla consultazione pubblica già avviata dal 19 settembre al 20 ottobre 2018 e in aggiornamento all'attuale consultazione, avviata il 10 gennaio u.s. sull'informativa della Commissione diretta agli stakeholders circa l'uscita del Regno Unito dalle regole europee nell'ambito delle dogane e della tassazione indiretta datata 30 gennaio 2018 e sulla successiva informativa diretta agli stakeholders circa l'uscita del Regno Unito dalle regole europee nell'ambito della tassazione indiretta datata 11 settembre 2018 .,con la presente consultazione pubblica si vuole offrire la possibilità ad una platea più vasta possibile di fornire le ritenute osservazioni e commenti anche su ulteriori documenti relativi alle più specifiche conseguenze della c.d. Brexit nel settore delle imposte indirette armonizzate, alla luce dell'intervenuto voto del Parlamento inglese del 15 gennaio u.s., sottolineando i suggerimenti contenuti nel documento dell'11 settembre 2018.
In particolare, si chiedono agli interessati osservazioni sui documenti proposti in consultazione, proponendo se del caso anche problematiche specifiche.
L'iniziativa è rivolta a quattro categorie di Utenti: 1) Associazione economico professionale, 2) Professionista, 3) Centro di Ricerca/Università, 4) Privato cittadino.
La consultazione pubblica non genera alcun obbligo o impegno per l'Amministrazione.
Esito: